L'ospedale

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  1. ¬Rainbow Dash™
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    Molto tempo fa mio padre mi portava in un parco giochi molto carino, era piccolo e vivace, non aveva neanche un minimo di tristezza o serietà: era il posto ideale per me! Ma un giorno un uomo vestito di nero con una valigetta andò all'ufficio reclami e il parco giochi chiuse per pedofilia. Io rimasi alquanto scioccato e mi arrabbiai molto. Qualche settimana dopo scoprì che mio padre lavorava lì e, immerso dai debiti, si tolse la vita sgozzandosi. Mia mamma non seppe come mantenermi e allora mi affidò a zio Demortis. Mio zio era ricco, bello e famoso, era una persona giovane e con talento nel mondo dello spettacolo: un vero portento! Purtroppo dopo un'anno che stetti con lui, mia madre morì per soffocamento... e da allora io sono una persona irrequieta e depressa... ah, scusate non mi sono presentato: il mio nome è George e ho 17 anni, mi piacciono i videogiochi sparatutto e vivo con mio zio. Un giorno, mentre parlavo su Skype coi miei amici, arrivò una telefonata dal Theater Magnum, il teatro dove lavora (o sarebbe meglio dire lavorava) mio zio. Alzai la cornetta e dissi "Pronto?" una voce sottile dall'altro capo della linea rispose "Pronto, sono un direttore dell'ospedale Redenth" e io "Ma, è l'ospedale più famoso di tutta New York! Cos'è successo?" il direttore rispose "Beh, suo zio... ha avuto un'infarto" io mi arrabbiai: "Che cosa?? Ma come è possibile? Ma perché?? Lui non ha problemi al cuore!! Non venirmi a dire che è stato Kira perché non ci credo!" il direttore perplesso "Chi è Kira? Vabbè, comunque si: suo zio soffre d'infarto dall'età di 18 anni! Venga all'ospedale al più presto!" e io "D-d'accordo".

    Arrivato all'ospedale andai subito alla camera di rianimazione e vidi mio zio che per fortuna era vivo. Allora parlai un po' coi medici che mi dissero che era tutto a posto, però mio zio doveva riposare. L'avrebbero dimesso 2 mesi dopo e mi avevano concesso di venirlo a trovare quando volevo, potevo anche portare un Tablet per passare il tempo, purché non andassi su Internet e usassi le cuffie. Così feci per un mese e poi... un giorno pioveva, era dicembre e faceva freddo, un mendicante mi aveva assalito per rubarmi il portafoglio ma l'avevo scacciato. Arrivai all'ospedale ma... era tutto buio, provai a entrare ma non riuscì, vidi una persona all'angolo e gli chiesi se sapeva qualcosa di questo fenomeno. Quella persona aveva un cappuccio, un'ombrello, jeans e maglietta bianca... sembrava un po sporco di Ketchup ma... non era ketchup... era sangue... gli dissi "Hey, amico! Scusa la domanda ma... lo sai che hai del sangue sulla maglietta... vero?" di tutta risposta quello mi disse "Non sono affari tuoi, ma se vuoi entrare nell'ospedale, da come ti comporti si capisce, prendi questo" mi diede un coltello e io risposi "Ma lei è pazzo! Siao davanti ad un'ospedale! Va bene che è buio e spettrale ma mica ci sono gli alieni!" e lui "Già, non ci sono gli alieni..." e io "Signore, mi sta mettendo paura... che cos'è quell'esitazione dopo "alieni"??" e lui "non ci sono alieni, ci sono gli... gli... gli zombie" e io "Lei è pazzo! Pazzo! Si faccia curare!!". Scappai a casa a gambe levate per il terrore di quel pazzo e feci sogni orribili, sognai che mio zio moriva, che l'ospedale bruciava e che le infermiere mi volevano uccidere con delle siringhe. Mi svegliai di colpo e mi affacciai alla finestra, vidi il tizio di prima che guardava il vuoto... gli dissi "Che cosa vuole ancora da me?" e lui rispose "Io? Niente, sto solo attraversando la strada" in effetti quell'uomo era davanti alle strisce pedonali e c'era un semaforo. Tornai a dormire e i sogni mi continuarono a tormentare.

    Il giorno dopo tornai all'ospedale, stavolta non pioveva, ed era deserto. Andai all'obitorio e trovai un corpo dissanguato per terra, sentì un urlo, mi girai e vidi una guardia di sicurezza che: aveva lo sterno squarciato, le unghie rosse spropositate, i vestiti strappati e insanguinati, una faccia deforme con denti affilatissimi ed emetteva versi strani. Provai e prenderlo a pugni ma sembrava immune, allora provai a scappare, ma le porte dell'ospedale erano ancora bloccate....

    Fine parte 1

    Raga, non lo volevo interrompere ma siccome voglio fare una cosa bellina non voglio mettere cose a caso, quindi la prossima parte la faccio quando ho voglia e ho idee. Per ora cosa ne pensate? Accettate: critiche, commenti, consigli e voti
    non accettati: critiche a caso, insulti prese per i fondelli!
    Grazie e alla prossima/o parte/topic!
     
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  2. ’naku
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    CITAZIONE
    scoprii

    CITAZIONE
    un anno

    CITAZIONE
    un infarto

    Guarda che "un" con l'apostrofo si mette solo davanti ai nomi femminili, e questa cosa si studia alle elementari :skiav:
    Poi dopo i punti di sospensione si mette la lettera maiuscola.

    Non ho tempo di correggere perché vado di fretta, però io la avrei arricchita con molti, ma molti più particolari, che sono quelli che ti coinvolgono di più nella storia.

    CITAZIONE
    Non venirmi a dire che è stato Kira perché non ci credo!" il direttore perplesso "Chi è Kira? Vabbè, comunque si:

    Non fare mai più una cosa del genere :fg: Appesantisce la storia.


    Quando parli al passato remoto il verbo coniugato alla prima persona non ha la "ì" (quello si usa per la terza persona) ma la doppia "i", ovvero "ii".

    Poi smettetela di riempire i testi di puntini di sospensione, sono STìlòShì, però vanno usati con molta cautela e nei momenti giusti, che anche nei libri di 500 pagine si possono contare sulle dita di una mano.
     
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  3. ¬Rainbow Dash™
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    CITAZIONE (’naku @ 13/6/2012, 20:35) 
    CITAZIONE
    scoprii

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    un anno

    CITAZIONE
    un infarto

    Guarda che "un" con l'apostrofo si mette solo davanti ai nomi femminili, e questa cosa si studia alle elementari :skiav:
    Poi dopo i punti di sospensione si mette la lettera maiuscola.

    Non ho tempo di correggere perché vado di fretta, però io la avrei arricchita con molti, ma molti più particolari, che sono quelli che ti coinvolgono di più nella storia.

    CITAZIONE
    Non venirmi a dire che è stato Kira perché non ci credo!" il direttore perplesso "Chi è Kira? Vabbè, comunque si:

    Non fare mai più una cosa del genere :fg: Appesantisce la storia.


    Quando parli al passato remoto il verbo coniugato alla prima persona non ha la "ì" (quello si usa per la terza persona) ma la doppia "i", ovvero "ii".

    Poi smettetela di riempire i testi di puntini di sospensione, sono STìlòShì, però vanno usati con molta cautela e nei momenti giusti, che anche nei libri di 500 pagine si possono contare sulle dita di una mano.

    Scusa Naku, ma non so se hai capito ma a me hanno insegnato così! Non ci posso fare niente! NON E' COLPA MIA! Come te lo devo dire?? Per il resto ok
     
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  4. ¤Nyu~
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    Allora, se m'è concesso, vorrei proporti alcuni consigli;

    CITAZIONE
    Per quanto riguarda la forma;

    -Vai più spesso a capo. Serve per sottolineare un cambiamento della velocità narrativa, del luogo, o della tematica della storia. Fare pause di questo genere aiuta anchesì il lettore a rimanere concentrato sul testo.
    -Come ha detto Naku, assottiglia il numero dei puntini di sospensione D= Certo, per un racconto horror vanno bene, ma se ne abusi rendono la lettura pesante e ben poco scorrevole.
    -Ho adocchiato un bel po' di punteggiatura messa male; possibilmente, cura di più la forma e la stilistica. In questo modo, la lettura sarà oltre che più piacevole anche più comprensibile.
    -Arricchisci il lessico con la quale scrivi il racconto.

    CITAZIONE
    Per quanto riguarda i contenuti;

    Devo dire, l'idea di base non era affatto male. Però, ho notato certe carenze che per rendere un testo "d'effetto" non devono assolutamente esserci.

    -Molti punti sanno di "già visto": la descrizione della guardia di sicurezza è un "classico", se così posso dire. Cerca di dare maggior dettagli, ma che siano soprattutto più di tua fantasia. Non so perché, ma sta guardia mi ha dato tanto l'impressione di uno zombie dei tuoi giochi sparatutto :asd:
    Comunque, anche l'uomo dalla maglietta bianca ecc, dice frasi che sanno un po' di vecchio: prova a rendere i tuoi personaggi più originali, definisci il loro carattere. Su quest'ultimo punto, io ci lavoro moltissimo per le mie fanfic; infatti, questo attira maggiormente il lettore: non scordarlo mai!
    -Arricchisci con moti più dettagli; una storia, è bella se appassiona il lettore, se lo spinge a leggerne il seguito. Perciò, anche piccoli dettagli che apparentemente sembrano insignificanti, ma che alla fine del racconto si dimostreranno la chiave di tutto, sono assolutamente essenziali per rendere il racconto carico di "mistero".

    E bom, queste erano le mie "piccole" osservazioni >.< Considerando che è la tua prima fanfic, non si può affatto dire che sia venuta male. Ora, aspetto con ansia la 2^ parte, giusto per sapere come continua (e per sapere se seguirai i nostri consigli e-e)
     
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  5. ¬Rainbow Dash™
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    Sisi, accetto le vostre critiche!! Però effettivamente questa è la mia prima vera Fan Fiction, ne ho fatta un'altra a caso perché non avevo nulla da fare, questa è più o meno seria. Comunque si, sto prendendo spunto (solo spunto) da Silent Hill, solo per il punto dell'obitorio, il resto l'ho inventato. (ah, occhio al tizio con la maglietta bianca... non dico altro).
     
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  6. ¬Rainbow Dash™
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    Ora faccio la seconda parte, vi ricordo che sono totalmente inesperto di Fan Fiction, quindi non assalitemi se sbaglio totalmente/qualcosa... ok? Bene

    L'Ospedale, Parte 2


    Riassunto: George va all'ospedale per trovare suo zio ma l'ospedale è buio e spettrale; incontra un'uomo sporco d sangue e poi scappa a casa. Fa dei sogni orribili e il giorno dopo torna all'ospedale dove incontra una guardia "zombizzata" all'obitorio.

    Le porte dell'ospedale erano bloccate, la guardia mi inseguiva, entrai in panico, chiusi gli occhi e pensai "E' la fine..." ma il pazzo con la maglietta bianca sbucò da una stanza che, stranamente, era chiusa e infilzo la guardia nel polmone sinistro. Mi disse "Apri gli occhi e prendi questo!" io aprì gli occhi e presi il coltello che mi voleva dare l'altro giorno. Gli chiesi chi era e lui mi disse "Non c'è tempo per raccontarti la storia della mia vita, dobbiamo uccidere lui" io chiesi "lui chi??" il pazzo rispose "Se non c'è tempo per la storia della mia vita, non c'è tempo nemmeno per le chiacchiere! Io vado all'interrato, tu vai al primo piano e ammazza tutti quei malefici zombie! Forse dopo ne parliamo".

    Non appena salì le scale vidi un bambino che piangeva, aveva la testa piegata, mi avvicinavo e la paura si faceva sentire. Era un bambino normale però piangeva sangue. I suoi occhi erano bianchi, non aveva le pupille! Lo infilzai almeno 5 volte nel cuore ma non moriva, allora mi ricordai che il pazzo l'aveva accoltellato nel polmone e così feci anche io. Il bambino cadde a terra morto e capì una cosa importante: per uccidere gli zombie bisogna, inspiegabilmente, accoltellarli al polmone o, comunque, colpirli al polmone.
    Io mi chiedevo "Ma perché, perché sono tutti zombie? Che cosa sta succedendo??".
    Ma alle mie domande mancava la risposta.

    Nel frattempo proseguivo fra le urla degli zombie che infilzavo, cadevano a terra come delle pere cotte, anche se non c'è tanto da scherzare: sto sempre commettendo omicidi, certo a fin di bene, ma pur sempre omicidi.
    Non avete la benché minima idea di come ci si senta a uccidere le persone, anche se sono zombie.
    Entrai in una stanza e trovai un tizio vestito di nero con una valigetta e un cappello. Venni assalito da un flashback e mi ricordai: era vestito come il tizio che aveva fatto chiudere il parco giochi. In quel momento mi ricordai tutto, mio padre si era suicidato, mia madre era morta soffocata e forse mio zio era uno zombie. Quell'uomo, oltre alla valigetta, impugnava una pistola, sembrava una Colt 1911 ma non ne ero sicuro.
    Mi disse "Tranquillo, dal coltello e dall'espressione si capisce che sei qui per ammazzare quei fottu** zombie. Anche io, però io faccio parte di un Team. Come ti chiami?
    Io risposi "Come mi chiamo io? Come ti chiami tu al massimo!" lui disse "Non posso risponderti, posso solo dirti che il mio Team, è l'FBI". In quel momento mi si gelò il sangue e capì molte cose, la chiusura del parco giochi era legata a quest'ospedale, me lo sentivo! Qualcosa mi diceva che era così!

    L'agente mi disse "Tieni questa Colt, a me non serve più" io gli chiesi perché non gli serviva più e lui mi disse "Perché sono ferito a morte".
    Io dissi "Ma, se è ferito a morte come fa a essere ancora vivo e ad essere così calmo??" e lui "Sono addestrato per questo, nella valigetta trovi le munizioni. Anche un kit di riparazione per dispositivi elettronici. Ah, ricorda di non perdere la pistola: gli zombie la sanno usare".

    Detto questo l'agente rimase lì senza dire una parola. Presi le munizioni e la pistola.
    L'apparecchio non lo presi per il momento perché mi appesantiva e dovevo correre.
    Sentì un urlo maschile... proveniva dall'obitorio!
    Corsi a gambe levate al piano terra per dare un'occhiata all'obitorio, trovai ben sette zombie che si cibavano di qualche cosa completamente nera sul pavimento, sparai ad uno ad uno sui polmoni. Morirono con un sol colpo, il che sembrava molto strano.
    Quella cosa in terra, non si capiva cosa fosse. Ormai mi aspettavo di tutto quindi controllai: sembrava una poltiglia completamente nera che emetteva un odore molto invitante. Lasciai stare.

    Quando mi girai per tornare al primo piano mi stupì: il pazzo era dietro di me.
    Gli dissi "Hey! Ma sei pazzo? Perché mi sbuchi sempre da dietro???" e lui "E' un emergenza, tuo zio è morto" io dissi "Ma... come fai a sapere che qui c'è mio zio, e come fai a sapere che è proprio lui???".
    Con quella frase l'uomo era costretto a raccontarmi tutto.

    Fine parte 2

    Si, lo so che non è originale, ma i miei racconti sono sempre così e vi assicuro che l'unica cosa che ho "copiato" è la guardia di sicurezza della prima parte. Non assalitemi, vi ricordo che è la prima vera e propria Fan Fiction!
    Come prima sono accettate critiche, consigli e accorgimenti. Lo so che avrò sbagliato molte cose, ma io sono fatto così :sweet:

    In ogni caso, volevate sapere subito la storia del tizio con la maglietta bianca, vero? :perv:
     
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  7. MasterJax
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    Mi piace la storia,però alcune parti mi sembravano strane.
    Comunque la terza parte se la devi fare iniziala in modo figo.
     
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  8. ’naku
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    CITAZIONE
    aprì
    salì
    capì
    Sentì
    stupì

    Perché quando dico qualcosa nessuno mi caga? :cry2:

    Tuttavia lo sviluppo della storia non mi piace, mi sembra troppo banale.
     
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  9. ¬Rainbow Dash™
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    CITAZIONE (’naku @ 14/6/2012, 14:21) 
    CITAZIONE
    aprì
    salì
    capì
    Sentì

    Perché quando dico qualcosa nessuno mi caga? :cry2:

    Occazzo! Avevo capito il contrario! Infatti ero perplesso xD
     
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  10. ’naku
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    Ma l'avevo corretto anche in arancione :cry2: *si deprime*
     
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  11. ¬Rainbow Dash™
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    CITAZIONE (’naku @ 14/6/2012, 14:32) 
    Ma l'avevo corretto anche in arancione :cry2: *si deprime*

    Ma povera!
     
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  12. ’naku
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    Senti, è una cosa stupida, però posso "restaurare" la tua fan fiction? E'una vita che non scrivo una storia narrativa e voglio tenermi in allenamento >-< Poi ovviamente metterò i dovuti crediti :zizi:
     
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  13. ¬Rainbow Dash™
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    Ma certo, forse quando sono più esperto ne faccio una completamente mia :zizi:
     
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  14. ’naku
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    Grazie :fgt:
    CITAZIONE (¬Rainbow Dash™ @ 15/6/2012, 17:26) 
    Ma certo, forse quando sarò più esperto ne faccio una completamente mia :zizi:

    u.u
     
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  15. ¬Rainbow Dash™
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    CITAZIONE (’naku @ 15/6/2012, 17:29) 
    Grazie :fgt:
    CITAZIONE (¬Rainbow Dash™ @ 15/6/2012, 17:26) 
    Ma certo, forse quando sarò più esperto ne faccio una completamente mia :zizi:

    u.u

    Nah, questo è un tipico errore sardo. Lascia stare!
     
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14 replies since 13/6/2012, 19:07   110 views
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