E' morto Neil Armstrong

Il primo uomo che il 21 luglio del 1969 mise piede sulla Luna

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    Giorno utenti di Pokèmon liberty! qui è Vinyl che vi parla,l' uomo delle stelle neil armstrong è morto... vi lascio alla news..


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    'Un vero eroe americano'. Così é stato definito Neil Armstrong, timido e tranquillo ingegnere dell'Ohio destinato a diventare un eroe globale: il primo uomo a posare piede sulla luna, nell'ormai lontano 20 luglio 1969. Oggi Armstrong ha lasciato questa Terra, quella che commosso riuscì a contemplare dalla superficie lunare. Si è spento ad 82 anni per complicazioni cardiovascolari, in seguito ad una delicatissima operazione al cuore subita all'inizio di agosto.

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    Insieme a Edwin 'Buzz' Aldrin e Michael Collins quel giorno di 43 anni fa emozionò un'intera generazione. E le sue prime parole, appena toccato il suolo lunare, sono rimaste impresse nella memoria e nei libri di storia: 'That's one small step for [a] man, one giant leap for mankind', un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l'umanità. Si coronava il sogno del presidente americano John Fitzgerald Kennedy a cui, in piena guerra fredda, l'Unione Sovietica aveva lanciato il guanto di sfida anche sul fronte della corsa allo spazio, lanciando in orbita nel 1957 il satellite Sputnik.

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    Il simbolo della vittoria degli Usa sulla Russia era proprio Armstrong che, in quelle ore passate sulla Luna, insieme ad Aldrin raccolse reperti, scattò fotografie, fece esperimenti, gettando le basi per la futura esplorazione dello spazio. Dopo di loro altri dieci astronauti americani lasciarono le loro impronte sulla luna tra il 1969 e il 1972. Armstrong mostrò anche un enorme coraggio, lui che alcuni amici di infanzia ricordano come un giovane un po' 'nerdy', imbranato: quando il computer del modulo lunare Eagle in fase di atterraggio fece le bizze, prese i comandi manuali e si rese protagonista di un atterraggio mozzafiato: 'Houston, qui Base della Tranquillità. L'Aquila è atterrata', disse alla fine della spericolata ma decisiva manovra, facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo. Anche ai milioni di telespettatori che in tutto il mondo seguirono, in bianco e nero, l'evento

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    Forse il primo grande evento mediatico globale della storia della televisione. Armstrong, nato in Ohio da genitori di origine tedesca, è rimasto schivo e poco avvezzo alle luci della ribalta anche dopo essere andato in pensione. Ha continuato a insegnare all'università e le sue apparizioni negli anni sono state sporadiche. Solo nel 2010 fece parlare di sé per essere per la prima volta intervenuto nel dibattito politico, criticando la politica spaziale dell'amministrazione Obama che, in tempi di crisi economica, aveva secondo lui indebolito il ruolo della Nasa promuovendo la corsa allo spazio da parte delle compagnie private.

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    I problemi al cuore lo avevano costretto ai primi di agosto ad un delicatissimo intervento per installare un bypass. Sembrava tutto fosse andato per il verso giusto, come la stessa moglie Carol aveva confermato. 'Lo spirito pioneristico di Neil gli è stato utile in questo momento difficile', erano state le parole del numero uno della Nasa, Charles Bolden. Ma stavolta Neil non ce l'ha fatta. E ora l'America piange il suo eroe.

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    L'iconica impronta del piede di Armstrong impressa nel pulviscolo della superficie lunare è però con ogni probabilità ancora lì. E come afferma la Nasa nel suo sito web ''potrebbe restarci per un milione di anni'', perche' ''sulla Luna non ci sono venti che possano spazzarla via''.

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    Neil Armstrong era nato in un piccolo paese dell'Ohio, Wapakoneta, nel 1930. La sua passione per l'aviazione era iniziata con un volo in aereo a soli sei anni, e quando nel 1950 scoppiò la guerra in Corea, il giovane Neil abbandonò gli studi all'università per diventare un pilota di marina, terminando quel conflitto con ben 72 missioni al suo attivo. Dopo la guerra si specializzò nei test di nuovi aerei, come l'affusolatissimo X-15, che portò a 38 miglia di altezza, quasi nello spazio.

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    Armstrong entrò quindi a far parte del primo gruppo di astronauti civili in forza alla Nato: il primo volo, sulla Gemini 8 nel 1966, fu un mezzo disastro. Solo la freddezza di Armstrong evitò che la navicella - un guasto a un propulsore iniziò a farla roteare a grande rapidità - evitò la tragedia. Il comandante usò un sistema di riserva e la riportò sotto controllo, atterrando nel Pacifico. La missione per la Luna dell'Apollo 11 fu lanciata il 16 luglio 1969. Neil aveva 38 anni, e con lui volarono nella storica impresa Buzz Aldrin e Mike Collins. All'atterraggio, Armstrong disse un'altra frase entrata nella leggenda: 'Houston, qui Base Tranquillità. L'Aquila è atterrata'.

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    Dopo il trionfale allunaggio e il ritorno a terra, che coronarono il programma spaziale Usa lanciato da John F. Kennedy, Armstrong sparì di fatto dalla vita pubblica. Lasciò la Nasa e andò ad insegnare ingegneria all'Università di Cincinnati; più tardi avrebbe fatto parte di consigli di amministrazione di varie aziende aerospaziali. Armstrong ricomparve in pubblico per il 30.mo anniversario dell'impresa dell'Apollo 11, quindi per il quarantennale, in occasione del quale lui, Aldrin e Collins furono ricevuti dal presidente Barack Obama.

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    Dopo il trionfale allunaggio e il ritorno a terra, che coronarono il programma spaziale Usa lanciato da John F. Kennedy, Armstrong sparì di fatto dalla vita pubblica. Lasciò la Nasa e andò ad insegnare ingegneria all'Università di Cincinnati; più tardi avrebbe fatto parte di consigli di amministrazione di varie aziende aerospaziali. Armstrong ricomparve in pubblico per il 30.mo anniversario dell'impresa dell'Apollo 11, quindi per il quarantennale, in occasione del quale lui, Aldrin e Collins furono ricevuti dal presidente Barack Obama.
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    R.I.P Neil Armstrong




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